Eventi, Tarcento Basket, Under 15

IL FESTIVAL DEI CUORI SI FA A SPICCHI

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Nel 2012, intervenendo, da Presidente di Regione FVG, alla celebrazione del 60°anniversario di fondazione del gruppo Folkloristico Chino Ermacora – sempre presente con le sue esibizioni ai miei compleanni e alle feste di Tarcento Basket, fondato appunto nel 1952 da Vittorio Gritti, come segno di pace e fratellanza e di apertura internazionalistica, testualmente dissi: “ Ho sempre faticato a comprendere l’immensa immodestia dei tarcentini autoproclamatisi molto umilmente la perla del Friuli. Infatti mi chiedevo : cosa dovrebbero dire allora a Cividale e/o a San Daniele ? così per citare a caso solo due eclatanti esempi. E ho aggiunto “ Oltre alla fantastica conca collinare il Chino Ermacora mi ha aiutato a capire quanto la natura e la sorte siano state generose con i tarcentini che invece spesso hanno fatto scempio dei doni ricevuti non tutelando l’ambiente e non valorizzando adeguatamente storia, memoria e tradizioni. La retorica fa brutti scherzi ai rappresentanti istituzionali quando devono fare presa su chi li ascolta , ma non è questo il caso. Ho detto parole di cui ero e rimango sinceramente convinto. Il festival dei cuori- quest’anno giunto alla 47esima edizione- ogni agosto ospita gruppi di giovani- più o meno tali- che hanno fondato e mantengono vivi nei rispettivi paesi di tutti i continenti, gruppi e movimenti che hanno indagato e studiato le origini e le usanze di quei popoli e , rielaborandole molto o pochissimo per attualizzarle , le propongono alla sensibilità moderna, del loro paese e fuori. Così per una settimana a Tarcento e nei paesi limitrofi del territorio friulano e sloveno , almeno 8 gruppi si esibiscono per il piacere delle comunità locali, dei turisti e dei molti ospiti che vengono da fuori.

Questo è il vero, grande significato e valore aggiunto del Festival. Al di là e oltre agli spettacoli sul palco- sempre molto attraenti , ma talvolta pure ripetitivi e noiosi com’è tipico del e nel Folklore, un po’ triste e ripiegato su di sé se non spiegato e compreso bene, è la chimica, la magica convivenza la mescolanza che si crea tra i 10 mila tarcentini e i tanti extra tarcentini e questi ragazzi e ragazze di tutti i colori e lingue che si incontrano ed intrecciano. Per una settimana Tarcento esce dal tempo e dalla cronaca, si ferma , azzera tutto e riparte come fosse in un altro mondo, d’improvviso i tarcentini si accorgono di quante affinità e diversità si possono confrontare ai diversi gradi e latitudini del mondo.

Per dare continuità e riproporre questi sentimenti e questa cultura, Tarcento Basket in questo 2016 di rifondazione e ripartenza ha voluto inventarsi una cosa propria. Così durante il Festival una rappresentativa mista degli Under 15 e 16 di Tarcento Basket si è incontrata con più rappresentative sempre miste dei gruppi del Festival. Ovviamente, lo sport centrava ma non solo quello. La competizione non è centrata per nulla, tant’è che i gruppi /squadre che si sono confrontati erano misti in tutti i sensi… nostri ragazzi.. canadesi.. cubani.. greci … martinicani..Quindi Tarcento e nessun altro ha vinto o perso perché nel gruppo /squadra che alla fine ha totalizzato il punteggio più elevato c’erano tutti come tutti c’erano in quelli che hanno totalizzato il punteggio inferiore. Ciò che è stato e rimane più evidente è stato il grande divertimento di tutti i ragazzi, la facilità e la spontaneità con le quali hanno immediatamente familiarizzato e si sono intesi in campo e fuori . Per i nostri ragazzi è stata la prima iniziativa al rientro , dopo la pausa estiva e l’amichevole di luglio con Falconstar. I ragazzi dei gruppi Folk non praticano basket, sono musicisti e /o ballerini, alcuni fanno anche qualche sport n particolare quelli più diffusi nei loro paesi- ad es. polo o cricket o baseball- altri no. Eppure non ci si è solo divertiti, si è visto anche del bel basket. I canadesi di Vancouver- Quebec- evidente ultima generazione della colonia immigrata irlandese ha praticato un basket molto ritmico e veloce come le loro danze di tiptap scandite da violino, fisarmonica e flauto. Scontati i voli sinuosi e caraibici dei cubani, altrettanto i frequenti ruzzoloni dei fisicamente dotati ragazzi di Martinica. Di questo e di molto altro , poi , gioco finito , i nostri ragazzi hanno discusso con gli ospiti nel buffet che è seguito in palazzetto. E poi tutti in piazza ad ammirare e applaudire allo spettacolo del 47 esimo Festival dei cuori. Naturalmente appuntamento al prossimo anno per fare le cose ancora meglio e più in grande.

Servizio a cura di Alessandro Tesini