Prima squadra, Tarcento Basket

Ma quale monopoli o gioco dell’oca? Qui si gioca a risiko e canasta

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Molto meglio che a Cussignacco, ma non basta

Ma quale monopoli o gioco dell’oca? Qui si gioca a risiko e canasta

Sempre in partita ma i due punti vanno ai padroni di casa

69 a 66: questo il punteggio finale, ecco i parziali: 27 a 22; 15 a 20; 14 a 14; 13 a 10. Quindi avremmo potuto farcela? Forse, ma non conta e soprattutto non è andata così. Gli avversari più bravi o hanno fatto meno errori? Domande da non porsi, mai! Meglio fare i conti in casa nostra, allora:

A. Rispetto a Cussignacco abbiamo corso di più? Si ma abbiamo anche fatto tanta confusione di più, in attacco e soprattutto in difesa, dove i tanti rimbalzi persi si sono trasformati quasi sempre in canestri gentilmente offerti agli avversari;

B. Troppi palleggi, quasi sempre del tutto inutili e sempre pericolosi perché tra un palleggio e l’altro, l’avversario molto più scafato e navigato del nostro incauto palleggiatore, magari lo stesso che poco prima al rimbalzo si è visto porgere gentilmente il pallone per il canestro, ti ruba la palla e ti precede in contropiede; 

Le carte scoperte troppo presto: ecco la metafora del cambio di gioco, da monopoli e gioco dell’oca a risiko e canasta, i primi due semplici e in mano al giocatore che decide di che morte morire, i secondi più complessi e contorti che portano alla guerriglia in campo aperto. Solo che la guerriglia la devi fare vs gli avversari non in casa tua vs i compagni o gli alleati. Così già al primo quarto i ragazzi del Laipacco hanno già capito chi dei nostri per e pur di difendere lo fa caricandosi di falli, e lì ci sono cascate tutte le nostre guardie e ali, chi sa correre in contro piede e penetrare a allora merita il raddoppio. Se hai molto talento ti puoi pure permettere di mostrare le carte subito, ma non è il nostro caso, se sei un comune mortale, ed è il nostro caso, reciti la commedia almeno per tutto il primo tempo, e poi caso mai sveli le carte;

C. I nostri giochi non sono molti e nemmeno complessi, ma il tagliafuori, nei tempi d’oro a Tarcento lo sapevano e praticavano con successo già al minibasket, a Laipacco, invece, sembrava nessuno lo conoscesse e soprattutto fosse disposto a praticarlo, così lasciando le nostre avanguardie o retroguardie a seconda dei casi, isolate e smarrite ed invitando gli avversari a nozze. Questo per dirne solo una;

D. E’ difficile se non impossibile prendere veramente un vero rimbalzo limitandosi ad alzare le braccia quasi in segno di resa se non salti almeno 10 cmt.;

E. Quando per tutta la gara sei punto a punto e così arrivi a 5 minuti dalla fine, tenere i nervi saldi e fermi è un requisito indispensabile per e verso i tuoi compagni, gli avversari, gli arbitri e te stesso;

F. La photogallery di Irene descrive bene una gara che avrebbe potuto e dovuto portarci ai 10 punti in classifica e che invece ci lascia ad 8, caricando così di un peso e di una responsabilità eccessivi quella di sabato 5 in casa vs Tricesimo.