Società, Tarcento Basket

Ai genitori dei ragazzi MINIBASKET E SETTORE GIOVANILE

unknown-13

In ogni incontro dell’estate che va a finire, ho preannunciato questa lettera per sistematizzare meglio le non del tutto scontate né facili cose da dirvi in vista dell’anno che sta per iniziare. Procedura inedita per situazione inedita.

Non capita spesso , né voi siete abituati a vederci, scendere di categoria con la prima squadra. In questo caso siamo stati costretti ma anche abbiamo voluto farlo.

Non è stata solo una condizione obbligata.

  1. Campionato troppo dispendioso : prima ancora di iniziare il campionato, avevamo già speso 60 mila euro, tra premi NAS , tasse gare e balzelli vari previsti dalla Federazione e spese mediche e per cure fisiatriche, necessarie e prioritarie. Spese diluite nell’anno, ci mancherebbe!!, ma tutte le altre spese – rimborsi, trasferte, materiale sportivo, fiscali , si vanno ad aggiungere ai 60 mila euro di costi praticamente strutturali a queste condizioni.
  2. Il gioco non vale la candela : si è rivelata vincente ed appagante l’idea/progetto /obiettivo di una prima squadra brillante e competitiva, attraente perché bella da vedere in campo e fuori . Ma a questi costi avrebbe dovuto esserlo di più e meglio. In particolare due si sono rivelati i punti deboli: 
    • la non adeguata affluenza di pubblico
    • il costo esorbitante di una prima squadra del tutto priva di frutti del vivaio locale, e totalmente dipendente dall’esterno, dovendo così pagare alla federazione l’ira di Dio di parametri NAS, la tassa dovuta ai giocatori esterni
  3. Tarcento meriterebbe / avrebbe il potenziale di una prima squadra: brillante, competitiva, attraente, ma non a queste condizioni.
  4. Abbiamo deciso di restare alla guida della società perché : 1. Nel giro di qualche anno- il tempo necessario agli attuali giovani di crescere atleticamente e tecnicamente- portare Tarcento Basket ad una C SILVER dal roster ricco di atleti provenienti dal vivaio interno almeno tanto quello dei nostri principali e migliori concorrenti. 2. Pertanto diventa centrale e ineludibile un obiettivo sempre conclamato e ribadito da tutti anche se mai o quasi attuato: investire più e meglio nel minibasket e nel settore giovanile, sapendo che ci vuole almeno un ciclo decennale per vedere il progetto compiuto .
  5. Lo stesso serve una prima squadra forte, ben strutturata, faro coerente e credibile per i giovani e la comunità tarcentina, esempio e pietra di paragone – principale ma non esclusiva – della nostra immagine esterna. Anche il settore giovanile lo deve diventare. Lo scorso anno – grazie alle prodezze della prima squadra del Tarcento Basket , si è parlato del basket del FVG in tutta Italia , soprattutto nel NORDEST ma anche nel resto d’ Italia. Pare che i soli a non accorgersene siano stati proprio i tarcentini.
  6. Pertanto, con il grazie a Dio confermato coach Andriola abbiamo imbastito un’ottima squadra: ragazzi solidi, concreti, quadrati , già con ricco curriculum ed esperienza, in passato allenati da grandi e blasonati allenatori e alcuni dei quali molto ricchi di talento. Ma che soprattutto hanno capito, condiviso e accettato il nostro progetto. La squadra porterà il nome di Tarcento Basket, non avendo individuato in nessuno sponsor, nemmeno nei maggiori una denominazione che valga la pena spendere ed essendosi preso il main sponsor una legittima e comprensibile pausa sabatica in attesa di un probabile ritorno. Adoperiamoci tutti perché la nuova denominazione aiuti l’ identificazione finora mancata o carente.
  7. Gli allenamenti della prima squadra si intrecceranno con quelli del settore giovanile, l’assistente coach sarà lo stesso in prima squadra e nei giovani, Luca Simonaggio che con Alessio Bettarini si raccorderà con coach Andriola per accelerare – in modo rispettoso e corretto – la crescita dei giovani, con naturalezza e spontaneità , ma facilitati dall’incrocio degli allenamenti, ogni ragazzo della prima squadra si farà mentore, modello e tutor di un ragazzo delle giovanili, lo prenderà per mano e lo condurrà alle soglie della prima squadra.

Ma tutto ciò non basta se :

  1. Le famiglie non faranno uno sforzo per non solo leggere, comprendere e condividere il progetto, ma anche per individuare ed accettare il proprio spazio al suo interno, la parte di propria responsabilità, il proprio apporto e contributo. Questo è il traguardo al quale tutti siamo attesi: il passaggio da spettatori ad attori. Il suo successo dipende dal lavoro di tutti, chi potrà di più e chi di meno, ma tutti dovranno fare qualcosa, per i propri figli e per tutta la società.
  2. Non è cosa da poco, fisicamente, mentalmente, nell’organizzazione personale e familiare.
  3. Sicuramente però – e ci tengo dirlo ora con chiarezza, lealtà, trasparenza, onestà e senza indebite pressioni o sgradevoli allusioni – questa è la condizione che per parte mia personale pongo per rimanere e fare ancora la mia parte.
  4. Come dice il vecchio adagio i soldi non sono tutto, servono anche la compagnia, la solidarietà e la coesione interne.
  5. Ma come dice anche una famosa pubblicità – forse di Generali – i soldi non sono tutto ma con i soldi si compra tutto.
  6. Questa è la ragione per cui, dopo averle mantenute ferme per 3 anni, quest’anno dovremo adeguare le rette e portarle a livello almeno delle altre società, di basket del territorio e cittadine degli altri sport. Manterremo la possibilità di rateizzazione ma incentiveremo il pagamento in soluzione unica annuale, le famiglie con più tesserati saranno proporzionalmente agevolate, altrettanto coloro che per la prima volta accedono a Tarcento Basket, ma soprattutto miglioreremo i servizi, maggiore dotazione di staff e di competenze , di materiale. ……….. Ne segnalo uno solo tra tutti – per importanza e valore: la disponibilità e l’attenzione del medico della società, dr. Nino Morgante. Le sue prestazioni, del tutto gratuite e volontarie, assunono ancor maggiore significato e valore, non solo per la indiscussa e comprovata esperienza , ma anche perché Nino è stato tra i fondatori e primi giocatori di Tarcento Basket. Siccome la salute dei ragazzi è preoccupazione basilare vi sollecitiamo tutti – ragazzi e famiglie – a stabilire con il Dottor Morgante un rapporto sistematico, confidenziale, aperto e franco.
  7. Le iscrizioni : si concentreranno nei primi dieci giorni di ottobre. La scadenza e le date saranno inderogabili e confermate a voce dallo staff. In settimana saranno prese le misure delle taglie di tute e corredo, poi ordinate e distribuite appena formalizzata l’iscrizione ai corsi. Lo stesso per le foto dei ragazzi da pubblicare – previa autorizzazione dei genitori in caso di minore – sul sito.
  8. Unitamente alla iscrizione ai corsi andrà contestualmente rinnovata l’associazione a Tarcento Basket dei ragazzi iscritti ai corsi e di almeno un genitore in caso di minore. Quindi, con le modalità usuali si provvederà al rinnovo di visita e certificato medici. La novità introdotta lo scorso anno, dopo molti approfondimenti con gli esperti giuridici e fiscali non è stata da tutti compresa nella sua finalità, però ha appena ricevuto conferma ed apprezzamento dal controllo fiscale con esito positivo ed apprezzamento nello scorso mese di agosto proprio perché tutti gli atleti oltre che tesserati FIP sono associati alla A.S.D.
  9. In occasione delle iscrizioni daremo informazione scritta delle convenzioni stipulate a favore degli associati a Tarcento Basket. Al momento si tratta di: studio odontoiatrico Dr. Rotter, Alma agenzia di lavoro interinale, Enaip Agenzia di servizi formativi e per il lavoro Mega intersport Città Fiera, Oro caffè, Olio Noacco. Nei prossimi giorni dovrebbero /potrebbero aggiungersene altri.
  10. Infine annunciamo – seguirà conferma – che la presentazione delle squadre per l’anno sportivo 2016/2017 , avverrà assai probabilmente domenica 9 ottobre , alle ore 12.00 in piazza Libertà. Le modalità organizzative e gli orari precisi saranno meglio specificati e concordati dallo staff in tempo utile per garantire la necessaria e gradita presenza di tutti.
  11. Espressioni linguistiche e metaforiche risentono della esperienza di ciascuno. Le mie sono quelle della politica. Anche in quel mondo ho sempre aborrito il ricorso umiliante per chi lo cerca e per chi lo offre  alle truppe camellate. Insisto però a dire che l’evento del 9 ottobre va affrontato con lo spirito della prova generale della nostra coesione interna e capacità di mobilitazione. Non vi dovete sentire “usati” se vi sollecitiamo a riempire il palazzetto in occasione delle partite, vi dovete sentire caricati di orgoglio e responsabilità nell’accompagnare i ragazzi ad uno spettacolo di bel gioco, altrettanto nel dare successo alle lotterie anche quest’anno organizzate solo per Natale e fine anno.
  12. un contributo semplice che tutti possono dare senza spendere un euro: tenere sempre d’occchio il sito e FB, linkare i pezzi e le foto che ci riguardano, mettere il “mi piace” sotto ogni pezzo/foto, diffonderli soprattutto nei gruppi chiusi, tipo “Tarcento c’è”. I nuovi media, soprattutto i social network si sono rivelati essenziali per la più efficace informazione- tempestiva e a tutti immediatamente comprensibile – lo scorso anno, quando – va riconosciuto – abbiamo pure beneficiato di un’attenzione e spazio dei media straordinari. Il prossimo anno non sarà così, comprensibilmente. A maggior ragione impegnarci tutti a compensare con il sito e facebook e altri social se ci sono. La ripartenza non deve fare paura – io non ne ho, anzi mi sento stimolato a provarci e a riuscire però il vostro entusiasmo serve, in fin dei conti altri e al tempo più famosi di noi ci sono passati: Falconstar Monfalcone, Calligaris Centro Sedia Basket Corno di Rosazzo, Vis Spilimbergo, Ardita Gorizia, Sistema Pordenone. Eppure sono ancora tutti lì – chi in maggiore chi in minore salute, ma per fortuna tutti vivi a giocare e a divertirsi. Non voglio nascondere che in questi mesi più volte ho avuto la tentazione di gettare la spugna e dire “ Tarcento non ci merita” , ma una volta tanto in positivo , ho attinto alle figure retoriche , ai luoghi comuni, della politica , che – giustamente – vuole che quando perdi non è mai colpa degli elettori che non ti avrebbero capito. Anche per questo sono ancora qui, ci capiranno e vinceremo la prossima volta. In democrazia si fa così. A.T.