Società, Tarcento Basket

A Natale tutte le strade conducono a casa (cit. Marjorne Holms)

Alessandro Tesini

Gli auguri del Pres.
A Natale tutte le strade conducono a casa (cit. Marjorne Holms)
La pausa natalizia segna il giro di boa dei campionati, bilanci e riflessioni

La frase- presa in prestito da Marjorne Holmes, un tempo celebre cronista televisiva della CNN – non è particolarmente originale. Il tema del Natale trascorso nel caldo, fisico e spirituale, affettivo, delle mura domestiche, della famiglia, è antico quanto il genere umano.

Byrn Rosers, attrice australiana, esprime lo stesso concetto, arricchendolo di qualche idea in più: “ Natale è quel periodo dell’anno in cui la gente scende nel rifugio della famiglia”.

Taylor Caldwell declina lo stesso concetto da un’altra angolatura e supera i confini, caldi ma a volte stretti, della famiglia: “ Il vero messaggio del Natale è che noi tutti non siamo mai soli”. Forse, più che una constatazione è un auspicio, una speranza. Speriamo un impegno, una assunzione di responsabilità. Mi sento più vicino a quest’ultima declinazione, quella dello scrittore novellista statunitense. Non che la famiglia mi vada stretta, ma credo che – mai come oggi – pure la famiglia risenta del pessimo momento – economico sociale innanzitutto, ma poi di conseguenza pure valoriale e culturale – che caratterizza l’umanità intera del nostro tempo. Mi riesce così difficile pensare alla famiglia senza pensare alla società. Proviamo – tuttavia – pensare alla famiglia del Tarcento Basket per un attimo come ad un pezzo della società e, suo tramite, fare a tutti gli AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO. Per comodità e senso del ragionamento li farò in successione per gradi

I bimbi del MINIBASKET: gioia, passione e attaccamento con alcuni talenti che già si intravedono. Il gruppo è nutrito- potrebbe e dovrebbe essere maggiore, ma già abbiamo scritto qui del calo delle nascite a Tarcento maggiore che altrove, per cui i nostri 25 bimbi- 5 femmine e 20 maschi – è già un numero significativo. Rimane e confermiamo con convinzione il progetto di maggiori investimenti nel progetto scuola per accrescerlo e rinforzarlo. L’idea è quella di ritornare – nel giro di qualche anno a far approdare i pulcini, gli aquilotti, gli scoiattoli a esordienti e Under 13 in modo che il circuito virtuoso MINIBASKET-GIOVANILI-PRIMA SQUADRA possa completarsi. Da soli o in collaborazione con le società del territorio, limitrofo o allargato, spontanea o aiutata che la collaborazione sia. Il che vuol dire con o senza furgone per le famiglie.

La, come sempre splendida ed efficace, intelligente, photogallery di Gabriele Menis che in ogni situazione e circostanza – anche in quelle più impervie ed improbabili, sa cogliere gli attimi più significativi- photogallery già pubblicata nel sito- conferma che nel minibasket e , sia pure un po’ meno, nel settore giovanile in Tarcento Basket ma da quel che si è visto nei loro siti, anche nelle altre società il Natale inteso come ritorno alla famiglia è la accezione prevalente.

Allora ai bimbi del minibasket, alle loro famiglie auguriamo davvero di cuore un Natale sereno in casa e facciamo voti perché il nuovo anno porti serenità nelle famiglie, là dove ci sono problemi e difficoltà, di qualsiasi genere essi siano

Gli alti e i bassi delle giovanili: con molta fatica, UNDER15 registra alcuni miglioramenti, incoraggianti ma ancora ampiamente non sufficienti, sia nelle prestazioni dei singoli che in quelle del collettivo. Nel complesso sempre soddisfacentI il comportamento ed il rendimento di UNDER18 anche in virtù del dolce ricordo lasciato dalla prima del girone di ritorno che ha visto CITTA’ FIERA- MEGAINTERSPORT TSRCENTO BASKET vincere in modo convincente in casa contro la prima in classifica U.S ACLI San Daniele. Rimane, tuttavia, un nodo negativo per entrambe le compagini giovanili: l’apparente serafico disinteresse verso la classifica del campionato. Non si spiegano, altrimenti, per non citare solo gli episodi positivi e felici, la sconfitta di Under15 a Mortegliano dopo la bella vittoria prima a Latisana e poi a Romans e, pr quanto riguarda Under18, la sconfitta al Carnera contro DGM, quando il successo ed i due punti sembravano praticamente già in mano. Qui non centrano nulla i vecchi luoghi comuni del basket, tipo deficit di cattiveria, piuttosto – senza scomodare la sociologia a buon mercato, centra la mancanza di concentrazione di una generazione giovanile un po’ allo sbando e comunque priva di obiettivi forti. A ciò va attribuito il mancato- al momento – obiettivo forte della stagione in corso: la progressiva transumanza dei giovani Under18 verso la prima squadra. Al momento la cosa si limita ai lodevoli casi di Marko Avramovic e Alex Bosa che ben figurano non solo in allenamento ma pure in partita. Alla ripresa, post pausa natalizia, sarà intensificato il già positivamente sperimentato- causa anche i molti infortuni in prima squadra- allenamento congiunto, almeno parzialmente tra Under18 e prima squadra e si cercherà di allargare la rosa degli atleti in doppio campionato. Ai ragazzi delle squadre giovanili gli auguri si fanno auspicio di studi proficui e convinti, ricchi di soddisfazioni sempre più ardue, di una efficace orientamento alla loro prosecuzione, prima, e di una ricerca della propria vocazione professionale autentica, più avanti. Inoltre gli auguri toccano anche la dimensione più intima, familiare ed affettiva, affinchè i ragazzi nella loro sempre più combattuta crescita adolescenziale possano trovare in questa dimensione vera serenità, condivisione, solidarietà autentica.

Prima squadra forse sopravvalutata: ad inizio di stagione, forse anche sull’onda del ritiro di Forni di sopra, abbiamo caricato la squadra di aspettative eccessive e superiori al suo reale potenziale. Per la verità il ragionamento astratto sui roster delle società non era poi così strampalato. Appena il campionato è uscito dalle incertezze estive si è subito palesata la sua strana anomalia, per cui molte sono le previsioni rivelatesi sballate, riguardo la nostra ma pure altre squadre. Nel nostro caso, pur non volendolo enfatizzare oltre il lecito, va detto che il lungo periodo di molteplici infortuni, ci ha fatto giocare praticamente con il gruppo i senior quasi dimezzati, in allenamento ed in partita ( Gozzi, Andriola, Idelfonso, Maran) . Va detto, tuttavia, che in un campionato, lungo ed accidentasto , come quello regionale “D” quello degli infortuni è un handicap a somma zero, in quanto – a turno – colpisce , prima o dopo , tutte le squadre. Tuttavia, dobbiamo aggiungere che la improvvisa e non prevista dipartita di Guadagni e gli impegni professionali di altri, Noselli su tutti, hanno ulteriormente accentuato il problema. Si aggiunga che – stando al clima a pesare va segnalato pure l’abbandono e la conseguente sostituzione del dirigente accompagnatore. Si conferma l’obiettivo indicato ad inizio stagione: il piazzamento in posizione più che onorevole ai play off. E’un obiettivo che alla ripresa, dopo la pausa natalizia, andrà verificato e riproposto con accorgimenti e qualche taratura alla squadra e soprattutto alle modalità di preparazione ed allenamento.

Ai ragazzi della prima squadra auguriamo una crescita in consapevolezza e assunzione di responsabilità, soddisfazioni nel lavoro e nella professione auspicando che ciò possa favorire la serenità che porta con sé pure le migliori condizioni nel benessere psicofisico, che spesso è sembrato mancare.

Gli sponsor tra alti e bassi: il nostro lavoro – dal minibasket alla prima squadra- non sarebbe possibile senza il concreto apporto degli sponsor, quelli maggiori e quelli minori, le imprese, i professionisti, gli esercenti, i commercianti, le istituzioni. Tutti importanti, tutti essenziali. Non certo da oggi, già da qualche anno, ma con l’andare del tempo, sempre più, avvertiamo la reale difficoltà degli sponsor a far fronte e a confermare i loro impegni con noi. Alcuni si sono persi, altri si sono aggiunti. Ma tutti segnalano una difficoltà crescente, in parte di cassa, in parte simbolica. C’è una bella e significativa novità che caratterizza questa stagione sportiva: gli sponsor che – su loro proposta – hanno voluto attribuire il loro marchio, logo e nome ad una squadra: Città Fiera- Megaintersport che ha scelto di legarsi ad una squadra giovanile Under18 specificamente e Idealservice alla prima squadra.

Gli associati e gli organi societari: il lungo cammino verso una piena condivisione ed assunzione di responsabilità. E’ in percorso molto lungo ed accidentato, richiede disponibilità, comprensione dell’interesse generale, al di sopra del proprio specifico ( il dirigente genitore), attitudine al volontariato, capacità di astrazione ( la società prima e oltre il basket in senso stretto) capacità di ascolto e di dialogo, reale tempo da dedicare. Si sono fatti progressi enormi rispetto al passato più recente, ma altri si dovranno fare. Aiuta il risanamento finanziario della crisi post rinuncia al campionato CGOLD che procede più celermente del previsto. La chiamammo la ripartenza. Se quella non è più una incombente emergenza specifica nostra, un’altra però si staglia all’orizzonte: il futuro sempre più incerto ovunque del basket in quanto tale.

Di questo parleremo a settembre 2019 quando scadrà e celebreremo il sessantesimo anniversario di fondazione del Tarcento Basket. ( AT)