Società, Tarcento Basket

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Le risposte al questionario
Esito: esperienza molto positiva, da ripetere con qualche correzione però

Diamo qui conto delle risposte, rigorosamente anonime, al questionario distribuito al rientro dal ritiro di Forni di Sopra del 6 – 9 settembre scorsi.

Il primo gruppo di domande chiedeva della e sulla utilità del ritiro, in sé e per come nello specifico è stato organizzato e si è svolto. Le risposte – inevitabilmente- variano molto in considerazione della età dei ragazzi e/o dell’incarico/responsabilità ricoperti nello staff. Plausibile che il ritiro di tipo residenziale sia stato apprezzato maggiormente (ma solo maggiormente e nulla di più dai bimbi del minibasket o dai ragazzi delle giovanili e un po’ meno dagli atleti della prima squadra. Anche se a leggere meglio le risposte ciò vale soprattutto per la formula adottata del ritiro, vale a dire congiunto di tutti i settori e tutte le squadre e non tanto per la residenzialità in quanto tale.  In misura minore ciò ha inciso pure sulla domanda che chiedeva se il ritiro avesse dovuto essere residenziale ovvero giornaliero. A grande maggioranza ha prevalso l’opzione a favore della residenzialità Significativo che una parte importante delle risposte venute dalla prima squadra abbia optato per il ritiro giornaliero. In questo caso la motivazione sta a dire di un ritiro a carattere prevalente tecnico- sportivo- atletico, e come tale, agevolmente gestibile nelle strutture e negli ambienti tarcentini, con minore dispendio di energie fisiche e risorse economiche. Le squadre giovanili sono più sensibili alla dimensione di affiatamento, acclimatamento e coesione, più agibili nel e con il ritiro residenziale. Va detto che anche chi ha optato per la prima soluzione, non trascura né snobba la seconda, semplicemente non la considera prioritaria ma subordinata all’altra.

Conseguente alla preferenza attribuita al ritiro residenziale è la formula vacanziera, che – cioè- consente pure una componente di ristoro, evasione, ludica. Altrettanto conseguenti – in considerazione delle risposte immediate dopo il rientro- l’omaggio riconosciuto a Forni, anche se non sono mancate opzioni verso Sappada e la Valcanale, meno verso sedi marine.

La radiografia del ritiro di Forni:

  1. A ampia maggioranza della durata giusta
  2. Una minoranza chiede qualche giorno in più per escursioni, visite culturali.
  3. La maggioranza ritiene utile ed opportuna la convivenza di tutti i settori e
  4. La minoranza preferisce ritiri separati e mirati
  5. La sistemazione alberghiera al Davost è stata valutata soddisfacente quanto a camere,
  6. Di buona qualità la colazione e i pasti, ma insufficiente per quantità
  7. Sufficienti gli spazi per il tempo libero ma da ampliare e diversificare, arricchire in futuro

Il basket in senso stretto:

  1. Gli spazi concessi sono stati considerati stretti e in orari poco coerenti.
  2. Complessivamente buona la preparazione atletica.
  3. Da migliorare la qualità del e nel gioco.
  4. Buono il comportamento e la relazione con i coach e gli staff.
  5. Molto positiva la ricchezza degli impianti sportivi: palestra, piscina, sala pesi, campetto, piste di treccking.

Il resto:

  1. Interessanti, utili, ma pesanti le lezioni culturali, da replicare solo se con approccio più soft e light e in altra fascia oraria.
  2. Molto utili ed interessanti i video sportivi.
  3. Gradito il Kit dato in dotazione, ma non privo di commenti anche critici.
  4. Stessa valutazione per la festa di chiusura di domenica 9 a pranzo.