Società, Tarcento Basket

In ricordo di Renato Fantini

11268966_394927187362334_6444076273781562674_n

Renato Fantini
“I defunti sono esseri invisibili ma non assenti. Ci sono vicini, felici, trasfigurati. In questo misterioso cambiamento non han perduto né la delicatezza del loro cuore né la preferenza del loro amore. I nostri defunti sanno pregare e ricordare meglio di noi” (cit. Agostino)
Commiato

Martedì scorso 15 maggio alle ore 15.00 ci siamo ritrovati in tanti nel Duomo di Cividale, per dare il commiato a Renato Fantini, a lungo – per oltre un decennio, negli anni ’70 e ’80 alternativamente lui e Giacomo Cum, Presidente o Vice Presidente di Tarcento Basket. Personalmente ho vissuto solo la coda finale di quella ricca e lunga stagione.

Parlo del periodo che più dovremmo ricordare nel corso della stagione sportiva 2018/2019 che tra poco andrà ad iniziare. Le stagioni precedenti – per capirci dal 1969 – anno di fondazione del Tarcento Basket- sono state oggetto di una pubblicazione e di un evento memorabili a Villa Moretti a dicembre 2009 – quando abbiamo celebrato il cinquantesimo della società.

Allora ci occupammo delle origini, della crescita, delle prime difficoltà e crisi, delle ripartenze, dei primi successi ed arrivammo fino alla prima CSILVER. Da lì ora dobbiamo ripartire per ricordare il sessantesimo della società. Dei 10 anni successivi e che mancano alla storia già scritta Renato è stato una buona e gran parte: la CSILVER prima guadagnata poi persa, quindi ripresa, consolidata fino alla CGOLD e alla COPPA ITALIA.

Di quella stagione martedì in duomo a Cividale c’erano tutti. A dare l’ultimo saluto a Renato non c’erano solo i protagonisti dei suoi inizi in gran parte legati al basket cividalese e longobardo: Pozzecco, Riccobono, Dose, Ivancich, lo stesso Andriola. C’erano pure i dirigenti e i ragazzi delle stagioni successive a Tarcento: Luca Iannizzaro, Claudio Compagnon , Roberto Ellero, Giampiero Maroello, Adriano Clemente, Roberto Saccomanni, Nazareno Orsini. e poi tutta ma proprio tutta la mitica CGOLD di coppa Italia: da capitan Klaus Munini, Federico, Bellina, Risch Barazzutti, Fabio Baccino. Klaus ha condiviso poi con Renato anche l’esperienza in Centro Sedia Basket- Corno di Rosazzo, presente anche con il Presidente Loris Basso, il Dirigente Fabiano Livoni, coach Maurizio Zuppi e tanti ragazzi e dirigenti.

Così il clima non è stato certo di festa, è stato mesto, triste, ma pure vivo. A facilitarci i bei ricordi lo stesso Renato, il bel Renè come mi piaceva chiamarlo: sul feretro, vicino ad un bel bouquet di rose gialle una foto di Renato, inclinato, sorridente sotto i baffi e ad occhi socchiusi. Quel suo sorriso signorile, dolce, ironico, allusivo maliziosamente ma senza cattiveria sempre gentile, aperto e propositivo. Le qualità che lo hanno fatto gradire ai colleghi della sua generazione ma anche ai tanti ragazzi di oggi, che non lo hanno dimenticato e hanno voluto accompagnarlo per l’ultimo playoff.

Alessandro Tesini

fantini_Renato

Renato Fantini, qui ritratto in panchina durante una partita play-off di serie C Gold.