Società, Tarcento Basket

Perché questa cena/evento?

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Perché questa cena/evento?

Il covid-19, nelle sue declinazioni lockdown (Fase1, 2 e ora forse fase3 e convivenza con il virus fino alla immunità di gregge resa più soft dal vaccino se e quando ci sarà nelle quantità necessarie) ha rafforzato una convinzione che nutro da tempo e l’ha connotata di una forte urgenza nella soluzione dei quesiti che da essa si generano. Vado al dunque: se coloro che, meritandola più o meno, hanno raggiunto una visibile e riconosciuta responsabilità pubblica e sociale – a maggior ragione di fronte agli eventi sconvolgenti di questo tempo- e sono della mia generazione o giù di lì, se costoro, appunto, non trovano spinta e motivazioni non per annunciare ma per fare realmente non uno ma molti passi indietro a favore delle generazioni più giovani ( personalmente intendo dai 20 ai 30 anni, non ci impiccheremo per un anno in più o in meno, però direi che sotto i 20 si è adolescenti per essere considerati giovani e sopra i 30 se non ci si è già affermati non c’è più molto da fare) significa che non si è capito il tempo che viviamo e che si è sprecata inutilmente gran parte della propria vita pubblica, dalla quale tanto si è ricevuto. Non basta essere giovani per vincere la pandemia, per rimettere in moto l’economia, per salvare l’ecosistema, per ridare credibilità e autorevolezza alla rappresentanza politica e nelle istituzioni pubbliche, per rianimare le relazioni sociali, annichilite dal lockdown.

Tuttavia, i valori aggiunti e i vantaggi competitivi delle giovani generazioni sono molti: esse sono post ideologiche, ma non aride né indifferenti, radicate nel proprio territorio che conoscono e amano e al quale tengono, da dove però sanno e riescono a connettersi con il mondo intero, attingendo alle lingue e alle nuove tecnologie, hanno tecnica, cultura e cuore. Queste sono le ragioni che devono spingere la nostra generazione non a lanciare i giovani in alto mare per lasciarli in balia degli squali e delle onde, ma a seguirli in mare aperto mettendo a loro disposizione – se e quando servono, sono richiesti, utili ed apprezzati, mai estorti- buon senso, senso della misura, equilibrio, conoscenze, suggerimenti, tecniche, esperienza. Insomma dobbiamo fare un passo indietro, meglio di lato, ma non sparire.

La cena/evento si fa così- almeno per me, rimpatriata in famiglia con cari amici, al tempo stesso esempi virtuosi di quanto ho su riassunto nella gestione di impresa, nelle professioni, nella cultura, nella politica.

La serata avrà lo svolgimento consueto degli eventi da me organizzati, e a molti di Voi, con maggiore o minore gradimento, conosciuti: la cena in senso stretto. Le norme di distanziamento in vigore, non consentono- come inizialmente previsto e annunciato – il buffet. Per cui, la cena vera e propria, cioè dall’antipasto, sarà a sedere e il servizio sarà al tavolo. Si prevedono posti a sedere in tavoli da 4 persone, con posti non assegnati per cui ognuno si siederà con la compagnia scelta al momento o già programmata in autonomia.  Per facilitare la conversazione tra e con tutti saranno previsti in aggiunta ai 15 tavoli già detti, almeno altri 10 tavoli liberi di modo che sul momento ed in autonomia e liberamente i quartetti potranno scomporsi e ricomporsi per favorire la conversazione tra e con tutti. Il tavolo sarà apparecchiato con tovaglietta americana e set posate Orocaffè. Le posate saranno cambiate ad ogni portata con set a perdere biocompatibile. Il tavolo prevede: flut per bollicine, bicchieri per acqua, vino bianco e vino rosso.vino da dessert, l’acqua sarà posta sul tavolo individualmente, così pure – nei limiti del possibile – i vini bianchi e rossi fermi, se non sarà possibile i calici saranno sistematicamente versati dal personale di servizio ai tavoli. Così sarà pure per l’aperitivo: analcolico o bollicine. Superfluo, in quanto scontato precisare che tutti gli ospiti presenti dovranno osservare le medesime prescrizioni applicate ai ristoranti, vale a dire mascherina indossata sempre ed abbassata solo al momento in cui si beve e/o mangia; distanza di un metro almeno.

Durante la cena, a turno porrò agli ospiti una domanda secca che chiede risposta secca. Sarà mia cura alternare un ospite giovane ed un ospite adulto, interpellandoli sulle proprie esperienze ed opinioni quanto ai temi al centro dell’incontro.

La serata è una mia iniziativa personale, come tante altre e che non si tiene a casa mia né in un ristorante ma nella sede di OROCAFFE’ della famiglia Toppano, che ringrazio già da ora e che assieme ringrazieremo lunedì 5 ottobre p.v. Questa iniziativa solo indirettamente è correlata al mio impegno nel Tarcento Basket. Ma questo i più di voi già lo sanno.

Allo stesso modo desidero ringraziare fin d’ora il Ristorante Costantini, i suoi chef, il suo personale di servizio catering, che con poco preavviso si è reso disponibile ad assumere la organizzazione della serata quando si è realizzato che l’ipotesi iniziale e precedentemente già comunicato, non sarebbe stata compatibile con le normative anticovid-19.

Grazie di cuore per la Vostra gradita presenza.

Alessandro Tesini.

Di seguito il programma della serata, a parte troverete menù ed elenco presenze confermate.

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Ore 20.00: Stefano Toppano e le figlie, accolti gli ospiti nell’atrio della azienda – Tavagnacco, via Perugia 6, angolo con via del lavoro, illustrerà i reparti della produzione e l’aula didattica della scuola del caffè.

Ore 20.15: al piano superiore, dove troverete il guardaroba, cena  nei modi su specificati.

Ore 20.20: saremo accolti in sala da un pezzo musicale della band I cinque uomini sulla cassa del morto, ormai celebri a livello internazionale musicisti di strada cividalesi, sempre presenti ai miei eventi. Seguirà brindisi di ingresso e inizio serata proposto da me e dedicato a Stefano Toppano, che ci ospita, a Michela Del Piero, per la recente nomina a Presidente del collegio sindacale di ABI, a Robero Corciulo per la recente nomina a Presidente di Mittelfest, a Pio Costantini, titolare e manager di Costantini ristorante , albergo e servizio catering.

Ore 20.30: inizio cena, durante la cena (vedi menù ed elenco presenze) interpellerò uno ad uno gli ospiti. A metà serata assieme decideremo se ascoltare un brano della band o se rinviare a dopo cena l’ascolto. Nelle interviste sarò coadiuvato da Maria Pia Bonessi, giornalista Telefriuli, Vita Cattolica, Giunta e Consiglio regionale FVG e da Fabio Ciprian, già mio capo segreteria particolare, ai tempi in cui ero Presidente del Consiglio regionale del FVG, della conferenza italiana ed europea delle assemblee regionali con potestà legislativa, attualmente capo segreteria del gruppo consiliare regionale del PD

Ore 22.30 : presumibile termine della serata con l’ascolto di un brano della band e brindisi di ringraziamento agli chef, il brindisi sarà esteso ai loro collaboratori.

L’evento è stato infine ripreso dallo splendido servizio di Telefriuli.