Tarcento Basket

Torneo di basket 3×3, viaggio culturale, solidarietà

trasferta a roma per tarcento basket

Il 24 e 25 aprile, a Marino sui colli romani.

Torneo di basket 3×3, viaggio culturale, solidarietà

La trasferta degli atleti Tarcento Basket in rappresentanza di UISPFVG

Con piacere e soddisfazione, riprendiamo e riportiamo- al loro rientro e avendoli sentiti al riguardo- il ricordo, le sensazioni, le esperienze vissute, le impressioni, emozioni, i bilanci- personali e di gruppo- dei nostri ragazzi (Mattia Scilipoti, Nicolò Gigante, Stefano Dal Nin, Giovanni Sello, in ordine rigoroso di iscrizione all’evento) componenti la rappresentativa UISPFVG in trasferta alla giornata nazionale dello sport di Marino-RM del 24/25 aprile, assieme a Laipacco, uniche rappresentative regionali. Per comodità e semplicità di esposizione e lettura, distinguiamo i diversi aspetti:

  1. Il gruppo: 4 ragazzi/atleti, molto affiatati tra loro e amici in campo, fuori, compagni di auto nelle trasferte Udine-Tarcento per allenamenti e gare: un play/guardia; un 4/5; due 2/3, all’occorrenza anche altro. Uno studente, tre lavoratori che ancora studiano per migliorare ed apprendere in carriera;
  2. Il viaggio: lo status ha costretto al viaggio di andata diversificato: Nicolò e Mattia sono partiti il 23 in treno Italo; Giovanni e Stefano li hanno raggiunti in auto il 24, con la stessa auto sono rientrati il 25 pomeriggio, al termine della manifestazione. Il viaggio in treno alla andata ha consentito a Mattia di lavorare per lo studio di Milano dove è appena stato assunto come consulente aziendale e a Nicolò di studiare in vista dei prossimi esami; il viaggio di andata in auto ha consentito a Stefano e a Giovanni di partire per la trasferta senza dover chiedere permessi o ferie ai rispettivi datori di lavoro;
  3. Il tour culturale: Mattia e Nicolò non hanno perso tempo: già il 23 hanno camminato per ore e ore dalla Garbatella dove erano alloggiati verso Largo Argentina, Colosseo, Pantheon, piazza Venezia, Fontana di Trevi, Trinità dei Monti, piazza di Spagna , del Popolo, San Pietro, città del Vaticano, e la sera: piazza Navona, Campo de’ Fiori. E giù con spaghetti alla gricia, carbonara e vino dei castelli. Poi- per smaltire l’indigestione di cultura e di calorie e sbornia- rientro alla Garbatella, sempre a piedi, ma stavolta dalla parte opposta del Tevere, Gregorio VII, 6 km a piedi, un’ora di strada a passo lesto; il giorno dopo, il ricongiungimento di e con Stefano e Giovanni, ha portato una iniezione di saggezza, per cui i 4 hanno noleggiato i monopattini elettrici e così hanno battuto più volte  gli stessi percorsi, privilegiando per come è stato possibile- per via delle lunghe code- gli interni dei monumenti. La foto ricordo di prammatica testimonia lo stupore, in particolare di Nicolò, al Colosseo. trasferta a roma per tarcento basketImpossibile l’ingresso al Pantheon, ai Musei Vaticani, alle scuderie del Quirinale. A pranzo e a cena i ragazzi si sono scambiati le impressioni sulla maestosità dei monumenti e hanno programmato già un ritorno vicino con maggiore tempo a disposizione. Per cui un obiettivo già centrato: l’arricchimento culturale e la soddisfazione di alcune curiosità note solo per sentito dire. Il tutto reso più piacevole da qualche occasionale incontro con turisti o romani simpatici.
  4. Il torneo vero e proprio: il 24 dedicato alle selezioni tra 7 società di 6 regioni, tutte molto forti e dotate di talento, fisicità, tecnica, in quanto prevalentemente composte da atleti di campionati superiori, in prevalenza CSILVER E GOLD. L’età degli atleti dai 18 ai 30 anni. Qui per meglio capire di cosa si è trattato, conviene dare uno sguardo al programma della manifestazione, qui linkatoLe selezioni sono state costrette ad un campo di gioco di risulta allestito alla meno peggio in un tendone, perché il palazzetto era occupato dal volley. Le finali si sono svolte tutte il 25, in 120 minuti di gioco praticamente continuo e senza sosta, molto duro per i ritmi duri e il gioco tosto impresso dalle squadre più competitive. I nostri ragazzi si sono piazzati al quarto posto. Posto che il torneo era una festa più che una competizione è un risultato molto buono e di prestigio, a maggior ragione se si considera che il nostro capitano Mattia è stato costretto a prestarsi a fare da arbitro e non ha potuto giocare per l’infortunio che gli impedisce la prosecuzione da qui a fine stagione.
  5. Basket integrato: un valore aggiunto della manifestazione. Non è proprio il Baskin del nostro ex Andriola, ma gli va vicino per finalità ed obiettivi. Anche qui meglio dare un occhio al link (o alle immagini qui sotto).