Prima squadra, Società, Tarcento Basket, Under 14, Under 16

UNA MARATONA, PERO’ DI BASKET

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A parte ne parlano i resoconti sulle singole partite e i servizi fotografici, come sempre più chiari, precisi, eloquenti, intuitivi, delle parole. I volti stremati dei ragazzi, le gocce di sudore , i sorrisi, le smorfie , gli ammiccamenti, i salti di gioia .. gli abbracci, i pianti… non possono né devono essere clonati da alcuno sproloquio. Qui., allora e in estrema sintesi, cerchiamo di fare emergere e risaltare il senso della tre giorni tarcentina.

 Una maratona? Si e perché : se è stata l’XI edizione vuol dire che ce ne sono state già altre dieci prima. Però finora si era trattato di edizioni tematiche o settoriali per così dire, cioè : u quadrangolare della prima squadra o delle giovanili. Unica costante , sempre ad ogni edizione : la festa conclusiva – qualche volta in palazzetto, altre in municipio , altre ancora in piazza per la presentazione delle squadre, della società e degli obiettivi per la entrante stagione sportiva, con la festa conclusiva. Quest’anno si è deciso di mettere tutto assieme. In sintonia con :

l’anno in cui bisogna stringere i denti e fare quadrato

bisogna amalgamare pezzi di squadre confluite da esperienze e società diverse

dare successo alla rafforzata collaborazione tra le società in partnerschip

consolidare la ripartenza

consolidare l’investimente nei giovani e nelle squadre giovanili

Se così avrebbe dovuto essere e così è stato: nessuno avrebbe dovuto rimanere non si dice escluso ma nemmeno ai margini.

Se festa deve essere, che festa sia: impagabili e insuperabili l’entusiasmo, la gioia dei bimbi del minibasket che per la prima volta provano a coniugare divertimento e competizione . Altrettanto vale per il coinvolgimento dei genitori in tribuna. Al riguardo si conferma tuttavia un nodo già toccato ed evidenziato. Un nodo che altre società hanno già sfrontato e risolto prima e meglio di noi, che – sul punto- siamo in ritardo e sguarniti: il coinvolgimento dei genitori- la loro partecipazione , il caldo sostegno , la presenza – sempre ma nel minibasket in particolare – sono dovuti, prima che utili ed opportuni. Si fanno perniciosi e di intralcio quando e se interferiscono in modo improprio e di disturbo nella azione educativa dei tecnici , dei coachs e degli esperti in campo e a bordo campo. Sarà necessario ritornarci su e rivedere le cose. Altrettanto bella la amalgama festosa – questa volta non in piazza ma nel gradevole giardino del Tarcentino che si è rivelato una stupenda location , impreziosita dall’ottimo e ricco buffet e dalla apprezzata – come sempre – band dei 5 uomini sulla cassa del morto. I bimbi del minibasket – quest’anno a partire dai 5 anni- con gli adolescenti delle giovanili, i ragazzi della prima squadra, i genitori, gli ospiti, i rappresentanti istituzionali hanno dato vita a campanelli, improvvisati . Sono nate nuove conoscenze ed amicizie, rafforzate vecchie compagnie: bel clima , gioioso e spensierato, ma non distratto né superficiale , educato ed impegnato.

La collaborazione tra le società : si è vista, notata e ha pagato. Non è stata la festa di Tarcento Basket in senso stretto. Questa è la novità maggiore in senso assoluto. Procediamo a geometria variabile :

la strada tracciata con Tricesimo da Valtorre è chiara: la fusione da qui a qualche anno.

Progetto 2000: delinea il perimetro che allarga Valtorre a Feletto

Progetto Alto Friuli : va oltre per toccare Tolmezzo.

Nei loro interventi , tutt’altro che formali o di circostanza- i Presidenti Gallai per Faletto, Velasco per Tricesimo , Solari per Tolmezzo, e naturalmente Tesini per Trcento hanno confermato la volontà delle rispettive società d proseguire lungo la strada che sta dando i suoi frutti. Per le istituzioni il sindaco Steccati e il Presidente di Commissione reionale Martines hanno portato il loro apprezzamento e incoraggiamento.

I giovani crescono, migliorano, pure la difesa, meno l’attacco :

grande intensità difensiva , tenacia , caparbietà, voglia di vincere , tonicità fisica, atletismo in U16, dove l’amalgama Tarcento /Tricesimo/ Feletto sta prendendo forma e in U18, dove a nucleo storico di Tarcento /Tricesimo, l’accresciuto plotone tolmezzino ha portato in dote maggiori valore aggiunto e talento.

Lo stesso apprezzamento si può estendere anche alla prima squadra che in aggiunta ad oggi dimostra una propensione offensiva che ancora si stenta a vedere e ad apprezzare nelle fiovanili, piu in U18 che in U16, dove la verve degli ex felettani si nota evidente.

Che U14 sarebbe stato ancora un cantiere aperto si sapeva e si era messo in conto. La delusione sta nel registrare che alla confermata goliardia del gruppo, purtroppo si conferma la strafottenza , la superficialità, il vittimismo, l’esibizionismo, di alcuni che non trovano possibilità di comprensione , tantomeno di giustificazione, il nuovo staff tecnico ha avuto modo di rendersene conto, ha annunciato provvedimenti attesi, condivisi e sostenuti.

C’è spazio anche per il cuore e l’emozione : non vale solo per me , che alle ragioni del Basket tarcentino, somma quelle di particolari legami e amicizie personali, ma alla conclusione del memorial Giancarlo Disint, al termine della partita di prima squadra Valtorre ABC Cervignano, Stefania, Stefano e Silvia mi hanno coadiuvato nel consegnare alla vincitrice squadra di casa il trofeo a lui dedicato, la mente e il ricordo di tutti sono andati ai momenti in cui Giancarlo incoraggiava a modo suo giocatori e staff, trovava sempre il modo scherzoso per condurre a nrmalità anche le situazioni più compromesse o astruse , lasciando sempre una nota di dolcezza e umanità in chiunque. Gli stessi sentimenti abbiamo avvertito quando head coach Alberto Andriola ha retto e superato la fatica per raggiungerci domenica mattina alla festa del Tarcentino. Spontanea e sincera la fila indiana di tutti per abbracciarlo e farlo sentire ancora uno di noi. Se non ci fossero anche questi momenti , ne varrebbe la pena ? Certo che no !

Oscar della amicizia : promosso e bandito ad inizio stagione sportiva 2016/2017 da Tarcento Basket , sulla base del regolamento ancora pubblicato nel sito della società, assegnato dal voto popolare , per strada intrecciatosi con il progetto fair play, antibullismo, promossi dalla Regione e segnatamente dal Corecom. Infatti è intervenuto Enzo Martines, Presidente della compatente Commissione del Consiglio regionale ad assegnare gli oscar ai vincitori individuati dal voto popolare in rete:

Davide Colombo

Marko Avramovic

Mattia Ribotis

Gaia Cini

MircoCattivello

Un oscar del tutto particolare si è guadagnato sul campo Max Degano che quest’anno- dopo un campionato molto stressante come quello dello scorso anno, batterà ancora il parquet non più da giocatore ma da coach. Dove ? In Tarcento basket, ovviamente . Uno così solo un pazzo si farebbe scappare. Pertanto una sorta di oscar alla carriera. (at)